Chi ci segue da tempo lo sa: calore vuol dire energia.
Va da sé che, tutti gli elettrodomestici che basano il loro funzionamento sul calore sono effettivamente i più energivori nella nostra casa.
Uno su tutti è entrato negli ultimi anni preponderante nella nostra quotidianità e si tratta della friggitrice ad aria. I puristi della frittura salteranno dalla sedia, quindi una precisazione è d’obbligo, non si tratta infatti di una vera e propria friggitrice ma di sistema di cottura simile a quello del forno ventilato; in una comune friggitrice il cibo deve essere immerso nell’olio, mentre nella friggitrice ad aria, l’aria riscaldata ad alte temperature permette la cottura delle pietanze rendendole golose e croccanti, come se fossero fritte!
Allora perché scegliere la friggitrice ad aria in antitesi ad un classico forno elettrico?
Sono i consumi a rendere conveniente la friggitrice ad aria?
Sulla carta NO, dato che il fabbisogno energetico di una friggitrice ad aria è stimato fra 1,4 e 1,6 kW/h, con un costo in euro pari a quasi 70 centesimi per ogni ora di utilizzo, contro un consumo medio di 0,9 kW/h e un costo di utilizzo di circa 42 centesimi all’ora per un forno elettrico; d’altra parte bisogna considerare tutti i “pro” di questo nuovo elettrodomestico, capace di renderlo comunque un’opzione migliore d’acquisto… anche a livello di consumi!
Non siamo impazziti, semplicemente va considerato che la friggitrice ad aria beneficia di tempi di cottura ridottissimi, diversamente dal forno elettrico che richiede un’accensione anticipata per il preriscaldamento.
Supponiamo di voler cuocere delle patatine; il forno richiederà 15 minuti di preriscaldamento ed un tempo di cottura stimato intorno ai 40 minuti, di contro alla friggitrice ad aria basteranno soli 15 minuti per completare la preparazione delle patate, senza inutili attese e sprechi d’energia e con un occhio ad un’alimentazione più sana!