Con l’arrivo della bella stagione ricompaiono i fastidiosi sintomi legati ad allergie ai pollini.
La maggior parte dei disturbi legati ai pollini influiscono in maniera incisiva sulla qualità della vita di chi ne soffre, compromettendone ad esempio il sonno o la capacità di concentrazione e causando generalmente un forte stato di irritabilità.
L’istinto porta a “proteggersi” scegliendo di trincerarsi in luoghi chiusi, dove i pollini hanno minor circolazione, ma restare in casa è una soluzione efficace solo se l’aria domestica viene costantemente ricambiata e purificata.
La scelta migliore che si possa fare a questo punto è valutare l’acquisto di un purificatore d’aria.
Vi starete domandando come mai, noi di Elettrica abbiamo deciso di trattare l’argomento? ecco spiegato il motivo…
Per trarre maggior beneficio possibile dall’utilizzo di un purificatore d’aria, è necessario tenerlo sempre acceso, affinché l’aria di casa venga pulita e riciclata più e più volte diventando sempre più pulita e salubre.
Chiaramente fa un po’ paura un elettrodomestico costantemente in funzione, soprattutto perché non si ha la percezione di quanto consumi.
• A questo punto, FACCIAMO LUCE!
Partiamo dal presupposto che il valore di consumo di un purificatore, dipende strettamente dalla velocità del flusso d’aria utilizzato, ma volendo considerare un valore generico, sappiamo che la maggior parte dei purificatori d’aria HEPA consuma circa 50-100 watt all’ora; significa che è possibile lasciare il purificatore acceso tutta la notte senza subire un notevole impatto economico in bolletta, in quanto il suo potere di consumo è tra i più bassi tra gli elettrodomestici casalinghi.